Manca un mese alla consultazione e si parla pochissimo del referendum sulla messa a gara del trasporto pubblico locale.
Se si prova a chiedere un pò in giro, quasi nessuno sa che l’11 dicembre i cittadini romani saranno chiamati a dire SI o NO al referendum sul trasporto pubblico.
Il referendum è stato promosso da Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani e sul sito del referendum “Mobilitiamo Roma” leggiamo: «L’Atac non funziona ed è stata usata da tutte le amministrazioni di destra e di sinistra come bacino clientelare per ottenere voti. Occorre mettere a gara il servizio affidandolo a più soggetti, rompendo il monopolio e aprendo alla concorrenza. Le gare stimolano le imprese, pubbliche o private che siano, a comportarsi in modo virtuoso, e l’apertura alla concorrenza introdurrebbe anche forme più moderne e innovative di trasporto»
La consultazione avverrà domenica 11 novembre con voto elettronico nei seggi normalmente utilizzati. Essendo un referendum consultivo è valido se il quorum supera il 33%, a differenza di quello abrogativo in cui occorre la maggioranza assoluta degli aventi diritto. I quesiti sono due.
Il primo: «Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?».
Il secondo: «Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?».
Le ragioni del comitato promotore si possono riassumere così (sempre dal sito Mobilitiamo Roma):
PERCHE’ VOTARE SI’
Il referendum sul trasporto pubblico romano darà finalmente voce zi cittadini romani sul futuro della città.
Dopo anni di inefficienze, sprechi e logiche clientelari votando sì potremo porre fine al monopolio di Atac e mettere a gara il servizio di trasporto pubblico ad una o pi+ aziende, SOTTO IL DIRETTO CONTROLLO DEL COMUNE DI ROMA, che continuerà, ad esempio, a stabilire il prezzo del biglietto e le tratte necessarie per ogni quartiere.
Nelle condizioni attuali di ATAC, fallita nei fatti, qualsiasi altra proposta sarebbe irrealizzabile e condurrebbe alla svendita del servizio ad un solo privato.
Chi dice no a questo Referendum sostiene che vuole conservare l’azienda “pubblica” ma di pubblico in ATAC è rimasto solo il debito e i continui disagi dei cittadini.
Il vero bene comune da creare è quello di un servizio all’altezza di una capitale europea e dei bisogni delle persone, non dell’azienda che lo gestisce.
PERCHE’ VOTARE NO (dai siti dei comitati che non sono favorevoli al referendum):
Perché si vuole sostituire un monopolio pubblico, patrimonio dei cittadini romani, con un monopolio privato che ha come interesse non quello di migliorare il servizio e la qualità del lavoro, bensì di fare profitti senza redistriburli nella comunità, vedi l’esempio di Roma TPL per il trasporto regionale
Per chi volesse farsi un’idea segnaliamo il link del comitato promotore del referendum http://mobilitiamoroma.it
e la pagina facebook del Comitato No Referendum https://www.facebook.com/ComitatoNoReferendumAtac/
Mercoledì 10 ottobre 2018