
Zona urbanistica del X Municipio di Roma, la cui popolazione è di circa 30.000 abitanti, si estende sul lato orientale di Via Cristoforo Colombo, di fronte alla zona di Casal Palocco. L'area del quartiere include le due zone diversificate di Castelfusano e dell'Infernetto per un'estensione che va dalla tenuta di Castelfusano, estesa fino al mare, a quella del Presidente della Repubblica di Castelporziano. La spartizione del territorio secondo il catasto Alessandrino del 1660, senza la minima apparizione della denominazione "Infernetto", divideva così la zona: Tumoletto, Quarto del Casale, Spinerba, Macchia del Guerrino, Fusano.
Il nome attuale, Infernetto così insolito, è frutto dell'uso che veniva fatto di grosse carbonaie nella zona che, impegnate per produrre lentamente carbone, producevano grandi fuochi che rendevano, viste da lontano, l'idea dell'inferno.
Dopo la bonifica dei Ravennati avviata dal 25 Novembre 1884 e l’iniziale risanamento avviato in tutto il territorio negli anni venti e trenta, dopo la guerra e l’avvento della Repubblica la tenuta reale di caccia passò in proprietà alle eredi femmine di casa Savoia sulle quali non pendeva alcun obbligo di esilio promulgato verso i soli discendenti maschi. Discendenti che a loro volta cedettero una parte della tenuta al Presidente della Repubblica che la destinò a propria residenza di vacanza e di caccia, mentre un’altra parte fu venduta al comune di Roma che la concesse a una cooperativa di privati chiamata: “Casa mia”, che nel 1947 iniziò la prima lottizzazione e diede avvio all’urbanizzazione che a tutt’oggi ancora prosegue e ha trasformato il quartiere fino a quello che conosciamo e in cui abitiamo o transitiamo di passaggio oggi di ritorno dal mare.
Fonti: infernetto.info e Ostia Antica Atlas - ultimo aggiornamento novembre 2017