Garden Sharing, la nuova frontiera del turismo sostenibile

Garden Sharing è una piattaforma per gli affitti, dove non si trovano stanze o case (come su Airbnb), ma giardini e spazi aperti dove poter pernottare.

Si chiama Garden Sharing, è una startup nata ad Ancona, che offre la possibilità di affittare il proprio giardino a chi vuole campeggiare. Il fondatore Mauro Moroni, con un team di 30enni, ha creato una piattaforma online che propone circa 7.000 spazi tra giardini, spazi di agriturismi, fattorie didattiche e agricampeggi. Quest’anno la startup ha raccolto oltre 200mila euro sulla piattaforma di equity crowdfunding Opstart. E ha appena lanciato la sua app per smartphone.

Seguendo la filosofia della “sharing economy”, letteralmente, “economia della condivisione” il Garden sharing è un metodo innovativo che offre la possibilità di affittare e campeggiare in spazi privati all’aria aperta selezionando la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Garden Sharing fa da ponte tra i vari proprietari, i cosiddetti Gardensharer, che mettono a disposizione camper, tende, case di legno , varie possibilità per chi vuole passare una vacanza fuori dagli schemi e dalle solite cosidette “comodità”.

I Gardensharer possono offrire tipologie di spazio differenti nella propria proprietà, ma non solo. Offrono tutte le strutture e le attrezzature per una vacanza all’insegna dell’avventura e del contatto con la natura, che può essere sia vista mare o in aperta montagna all’aria fresca!

La cosa più interessante è che il progetto è partito dall’Italia ma ha l’intento di diffondersi in Europa e in tutto il mondo, come un invito ai turisti stranieri, soprattutto provenienti da paesi come l’Olanda, l’Inghilterra e la Germania dove backpackers e viaggiatori zaino in spalla si stanno sempre più diffondendo: l’intento è quindi quello di rendere il loro viaggio on the road in Italia ancora più divertente e allettante!

La piattaforma gardensharing.it permette ai proprietari, definiti Gardensharer, di pubblicare gratuitamente un annuncio per affittare il proprio spazio all’aperto ad ospiti in camper, roulotte o tenda. Attualmente il portale offre oltre quattromila spazi disponibili su tutto il territorio nazionale, le tipologie di sistemazione sono diverse: dalla piazzola in cui montare la tenda, allo spazio in cui sostare in camper o roulotte, ma anche sistemazioni pronte al soggiorno come tende già montate, yurte, camper, case di in legno e case sull’albero.

Il garden sharing, oltre ad essere un’alternativa economica al campeggio tradizionale, rappresenta soprattutto un’opportunità per uscire dalle abituali rotte turistiche, vivere un’esperienza più autentica ed entrare a contatto con le persone e le tradizioni del posto.

Attualmente grazie a Garden Sharing è possibile soggiornare in numerose località italiane, dal mare alla montagna alle città d’arte, l’obiettivo però è quello di espandersi oltre i confini nazionali. “Siamo partiti dal nostro territorio perché lo conosciamo bene, perché ci piace e perché crediamo che sia necessario farlo conoscere anche ai turisti stranieri – hanno affermato i membri di Garden Sharing. – Specialmente per loro, fino ad ora, è stato difficile trovare spazi per soddisfare il desiderio di viaggio on the road in Italia”.

La piattaforma, oltre che ai privati, si rivolge anche ad agriturismi, agricamping e fattorie che possono anche promuovere i propri prodotti e attività © Garden Sharing

Il turismo e il modo di viaggiare sono in evoluzione, se un tempo si preferivano sistemazioni più “comode” e lussuose, oggi molti viaggiatori desiderano viaggiare in modo sostenibile, per ridurre l’impatto ambientale ed entrare davvero in contatto con i luoghi visitati. Garden Sharing soddisfa queste esigenze promuovendo un nuovo modo di viaggiare che tutela l’ambiente, favorisce la socializzazione e incentiva il risparmio o la ridistribuzione del denaro

Per saperne di più:

www.gardensharing.it

www.facebook.com/GardenSharing.it/

 

Lunedì 23 luglio 2018