Anche a Ostia una “barriera corallina”

Ostia  ha riservato ai suoi cittadini una bella sorpresa: una barriera corallina molto importante per flora e fauna marina

da https://www.ilmessaggero.it

Lo rivela uno studio pubblicato sul Marine Environmental Research, una tra le più note e accreditate riviste scientifiche internazionali che porta come prima firma quella  di Andrea Bonifazi, dottore di ricerca in ecologia marina.

La piccola barriera si estende dal Porto al Canale dei Pescatori per circa 5 ettari ed è costruita da Sabellaria alveolata, un verme marino che riesce a cementificare la sabbia e a costruire enormi barriere, famosissime in Atlantico – famosa quella di Mont Saint-Michel- ma ancora poco studiate nel Mediterraneo.

Il Polichete Sabellaria alveolata, dice Bonifazi, è un verme lungo pochi centimetri, ma in grado di edificare strutture che si estendono per centinaia di metri! È infatti un infaticabile biocostruttore che riesce ad agglutinare i granelli di sabbia, compattandoli. Il risultato è una costruzione rigida dalla tipica forma ad alveare, dentro la quale vivono questi piccoli vermi filtratori. Anche se meno colorata di una barriera corallina – prosegue Bonifazi – questa barriera naturale edificata da vermi marini è fondamentale a livello ecologico, ospitando una fauna ricchissima, tra cui alcune specie tipiche di questo particolare habitat. Inoltre svolge un ruolo rilevante come area di nursery, fornendo riparo a moltissimi giovani pesci, crostacei e molluschi. Ma non solo: tende anche a proteggere dall’erosione costiera, avendo quindi una certa valenza economica, oltre che ecologica. Essendo sabbiosa, è molto fragile e anche il semplice calpestio può danneggiarla. Perché non proteggerla, come già avviene in altre aree? D’altronde è attualmente il più grande reef a Sabellaria mai descritto in Mediterraneo, un primato non da poco».

Il biologo ci tiene a sottolineare che i danni maggiori a questa importante biocostruzione sono causati proprio dal calpestio estivo e, sebbene essa sia molto resiliente, è bene cercare di impattare il meno possibile sul suo equilibrio. Evitiamo dunque di calpestarlo o di danneggiarlo per prelevare i vermetti, basta un po’ di attenzione in più per non minacciarne la sua preziosa persistenza lungo il litorale di Ostia.

da www.ilmessaggero.it

Lunedì 17 giugno 2019